I Pianeti del Mese – Maggio 2023

 

In questa rubrica ci occuperemo della visibilità dei pianeti del nostro Sistema Solare durante il mese in corso. Il commento per ognuno di loro è fornito dall’Unione Astrofili Italiani/Commissione Divulgazione, con le immagini a cura di Dominic Ford – in-the-sky.org

Mercurio: il 1° maggio il pianeta si trova in congiunzione con il Sole. Per alcuni giorni sarà quindi impossibile osservarlo. Mercurio ricompare nei cieli del mattino, molto basso sull’orizzonte orientale, difficile da individuare tra le luci dell’alba. Si potrà tentare l’osservazione alla fine del mese, quando raggiunge la massima elongazione mattutina il 29 maggio, con una distanza angolare di 24° 53’ dal Sole. Negli ultimi giorni di maggio Mercurio sorge circa un’ora prima del Sole.

 

Venere: il lungo periodo di condizioni molto favorevoli per l’osservazione del pianeta più luminoso raggiunge il culmine nel mese di maggio. Precisamente il 7 maggio avremo il massimo intervallo di tempo disponibile per seguire il pianeta nelle ore serali, dato che Venere tramonta ben 3 ore e 43 minuti dopo il Sole. Nei giorni successivi la visibilità inizierà a diventare via via più breve, mantenendosi comunque per buona parte del mese intorno alle 3 ore e mezza. Venere completa il proprio percorso nella costellazione del Toro, per poi entrare, l’8 maggio, nei Gemelli, che attraversa quasi per intero: alla fine del mese sarà suggestivo osservare il tramonto del pianeta quasi allineato con le stelle più brillanti della costellazione, Castore e Polluce.

 

Marte: prosegue il lungo periodo di visibilità serale del pianeta rosso, che possiamo individuare facilmente nel cielo occidentale un po’ più alto in cielo rispetto a Venere. Marte termina la propria permanenza nella costellazione del Toro il 16 maggio. Dal giorno 17 potremo osservare il pianeta nella costellazione del Cancro, di cui percorre un tratto avvicinandosi all’ammasso stellare del Presepe, M 44.

 

Giove: dopo la congiunzione con il Sole del mese scorso, il pianeta gigante si riaffaccia nel cielo del mattino, sull’orizzonte ad Est. Per buona parte del mese sarà difficile individuarlo, molto basso in cielo, nella luce dell’alba. L’intervallo di osservabilità tende comunque ad allungarsi e a fine maggio c’è qualche possibilità di individuarlo poco prima del sorgere del Sole. Da segnalare una curiosità relativa al percorso del pianeta lungo lo zodiaco: i pianeti esterni si spostano lentamente tra le stelle e il passaggio da una costellazione all’altra è relativamente raro. Quest’anno però Giove attraversa diversi confini di costellazioni. Dopo essersi trovato nei Pesci, poi nella Balena, in seguito rientrato nei Pesci, il 19 maggio il pianeta lascia definitivamente quest’ultima costellazione per fare il suo ingresso nell’Ariete.

 

Saturno: il pianeta è facilmente individuabile verso il termine della notte, sull’orizzonte in direzione Sud-Est. L’intervallo di osservabilità crescerà costantemente nei prossimi mesi e potremo seguirlo lungo la volta celeste sempre più a lungo, fino al periodo ottimale che arriverà nella seconda parte dell’Estate. Saturno si trova nella parte centrale dell’Acquario, costellazione in cui rimane per i rimanenti mesi di quest’anno.

 

Urano: il pianeta è praticamente inosservabile per tutto il mese, in seguito alla congiunzione con il Sole che si verifica il 9 maggio. Gradualmente il pianeta si allontana dal Sole, ma sarà necessario attendere il mese prossimo per provare ad osservarlo con condizioni più favorevoli al mattino presto, tra le luci dell’alba. Nei giorni successivi alla congiunzione Urano sorge poco prima del Sole, estremamente basso sull’orizzonte ad Est, immerso nelle prime luci del giorno. Urano si trova ancora nella costellazione dell’Ariete, una costellazione piuttosto piccola ma che in questo periodo ospita diversi pianeti: Mercurio, Giove e Urano.

 

Nettuno: anche Nettuno fa parte del consistente corteo di pianeti presenti nel cielo del mattino, insieme a Saturno, Giove, Mercurio e Urano. Urano è già relativamente alto sull’orizzonte a Sud-Est prima del sorgere del Sole, praticamente equidistante tra Saturno e Giove. Come di consueto, è necessario l’ausilio del telescopio, dato che la luminosità del pianeta è inferiore al limite accessibile alle osservazioni ad occhio nudo. Il pianeta si trova ancora nella costellazione dei Pesci.

 

Plutone: Anche Plutone anticipa sempre più il suo sorgere, che avviene nelle ore centrali della notte. Appare quindi sull’orizzonte orientale prima degli altri pianeti del gruppo osservabile nel cielo nella seconda parte della notte. E’ possibile quindi osservarlo nelle ore che precedono l’alba, inizialmente basso sull’orizzonte a Sud-Est, fino al suo culminare a Sud al sorgere del Sole. A causa della luminosità estremamente bassa, per individuarlo è sempre necessario un telescopio di adeguata potenza. Plutone si trova ancora nella costellazione del Capricorno.

 

Buone Osservazioni e Cieli Sereni a Tutti!

Giuseppe Petricca

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