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L’Eclisse Totale di Luna del 16 Maggio 2022

 

Un’Eclisse di Luna è sempre un fenomeno affascinante, che ha attirato l’attenzione della razza umana sin dai tempi antichi, quando non avevamo ancora le conoscenze per capire fino in fondo tutti i meccanismi di questo fenomeno celeste.

Oggi, con il progresso tecnologico e scientifico, possiamo predire con precisione le Eclissi e quindi prepararci alla loro osservazione per tempo avendo a disposizione tutte le informazioni necessarie. Di seguito vi è la mappa che illustra l’Eclisse prevista per il 16 Maggio 2022, realizzata da Fred Espenak, NASA GSFChttp://eclipse.gsfc.nasa.gov/ dove l’Italia è stata evidenziata in rosso.

Di seguito si fornirà un aiuto interpretativo alla stessa, che può risultare ostica a chi la osserva per la prima volta.

Come possiamo facilmente vedere, le Eclissi di Luna sono osservabili da qualunque punto della superficie terrestre dove la Luna sia sopra l’orizzonte ed interessano una vasta fascia del pianeta e quindi ci saranno zone dove l’Eclisse non sarà visibile (come in questo caso per buona parte del continente asiatico e Pacifico orientale, l’area più scura) e zone dove invece l’Eclisse sarà totalmente visibile (l’area più chiara, centrata approssimativamente sul sud America e Oceano Atlantico).

Inoltre, abbiamo due vaste zone intermedie, con varie tonalità di grigio, sotto le etichette ‘Eclipse at MoonRise’  (eclisse al sorgere della Luna) ed ‘Eclipse at MoonSet’ (eclisse al tramontare della Luna). Proprio questa seconda è quella che interessa il nostro paese, visto che l’Eclisse inizierà con il nostro satellite naturale che si sta avviando al tramonto.

Vediamo quindi, nell’immagine e nella tabella alla pagina seguente, i momenti principali che definiscono una Eclisse di Luna.

Contatto P1 03:32
Contatto U1 04:27
Contatto U2 05:29
Massimo dell’Eclisse 06:12 (sotto l’orizzonte)
Contatto U3 06:53 (sotto l’orizzonte)
Contatto U4 07:55 (sotto l’orizzonte)
Contatto P4 08:50 (sotto l’orizzonte)

La Luna, nel suo cammino lungo la sua orbita intorno alla Terra, entrerà poco a poco prima nella penombra del nostro pianeta, e poi nella sua ombra, per arrivare al Massimo dell’Eclisse. E seguirà lo stesso percorso, ovviamente inverso, per la sua uscita dalle medesime zone.

Avendo a disposizione le tempistiche, in ora italiana, si può pianificare al meglio una sessione di osservazione e/o di ripresa dell’evento. Come possiamo vedere il tutto avverrà nella seconda parte della notte, fino al mattino, con l’inizio della fase totale intorno alle 05:29 e termine intorno alle 06:53 circa, quando ormai la Luna sarà già tramontata.

Addentriamoci però un momento nella meccanica di una Eclisse di Luna. Questo fenomeno avviene quando, da specifiche posizioni sulla Terra, il nostro satellite naturale, la Luna, si trova all’interno del cono d’ombra (o penombra nel caso di una Eclisse di Penombra) proiettato nello spazio dalla Terra stessa.

In questa immagine tratta da Cartoline dall’Universo vediamo in schema (non in scala) l’evento nella sua totalità. Una Eclisse può essere suddivisa in varie fasi, eccole di seguito:

  • Primo contatto esterno (P1): il profilo della Luna è tangente esternamente al bordo della fascia di penombra;
  • Primo contatto interno (U1): il profilo lunare è tangente esternamente al bordo della zona d’ombra proiettata dalla Terra;
  • Secondo contatto interno (U2): il profilo lunare è tangente internamente al bordo della zona d’ombra, si ha l’inizio della fase Totale dell’Eclisse;
  • Totalità (Massimo): è chiamata anche fase massima o di massimo oscuramento della Luna;
  • Terzo contatto interno (U3): termine della fase Totale dell’Eclisse;
  • Quarto contatto interno (U4): il profilo lunare è tangente esternamente alla zona d’ombra proiettata dal pianeta, ma dalla porzione opposta;
  • Secondo contatto esterno (P4): il profilo della Luna è tangente esternamente al bordo della fascia di penombra, ma dal lato opposto. Termine dell’Eclisse.

Dato che l’orbita del nostro satellite naturale è inclinata di 5.1° rispetto a quella della Terra non avremo una Eclisse per ogni Luna Piena: per far sì che questo evento accada la Luna deve essere in prossimità di uno dei due punti di intersezione (nodi) tra la sua orbita ed il piano orbitale della Terra.

Un altro argomento che è necessario trattare per comprendere l’evento che si andrà ad osservare è il perché il nostro satellite assuma una colorazione rossastra durante una Eclisse Totale.

La ‘colpa’ è tutta dell’atmosfera della Terra dato che il sottile strato di gas che ci circonda devia i raggi solari a causa della rifrazione. Dato che la lunghezza d’onda della luce rossa viene diffusa in modo meno efficace rispetto alla lunghezza d’onda blu, la superficie della Luna piano piano va a prendere una colorazione dai toni rossastro/marroncini, in riferimento a quanto il satellite si addentra nel cono d’ombra.

Se non ci fosse questo fenomeno, ovvero la debole diffusione della luce del Sole causata dall’atmosfera terrestre, la Luna sarebbe immersa in una ombra molto più buia rispetto a quella che possiamo osservare praticamente.

Abbiamo la Scala di Danjon che ci aiuta nel classificare la tipologia di Eclisse osservata (© AstroShop):

 

Il primo contatto (P1) segna il vero e proprio inizio dell’Eclisse. In questa fase è difficile notare ad occhio nudo l’oscuramento progressivo del nostro satellite, ma con il passare dei minuti nei quali la Luna si avvicinerà all’ombra, questo diventerà sempre più evidente.

In questa prima immagine possiamo vedere come apparirà la Luna a circa metà del suo percorso nella penombra. La riduzione di luminosità del nostro satellite è visibile, ma non ancora evidente.

Il secondo e successivo contatto (U1) si ha quando il disco tocca per la prima volta la zona d’ombra della Terra. Da questa fase in poi l’Eclisse avanza verso la totalità, e verso il massimo oscuramento.

A questo punto l’oscuramento diventerà facilmente percepibile ad occhio nudo, e tonalità rosse sempre più scure si faranno strada sulla superficie del nostro satellite. Pian piano tutto il disco lunare sarà all’interno del cono d’ombra proiettato nello spazio dalla Terra, e si arriverà quindi al momento denominato U2 (terzo contatto), visibile nell’immagine sottostante.

Da questo istante in poi saremo di fronte alla vera e propria Totalità dell’Eclisse di Luna, che come indicato nella tabella poco sopra, avverrà circa cinquanta minuti più tardi, nel Massimo.

L’intera fase totale durerà un’ora, quarantadue minuti e cinquantasette secondi con il nostro satellite che sarà, purtroppo, vicino o sotto l’orizzonte occidentale locale.

Riporto anche i tempi generali dell’Eclisse Totale:

Eclisse di Penombra: 05h 18’ 40” (dal primo contatto – P1 – al sesto contatto – P4)

Eclisse di Ombra: 03h 27’ 14” (dal secondo contatto – U1 – al quinto contatto – U4)

Eclisse Totale: 01h 24’ 53” (dal terzo contatto – U2 – al quarto contatto – U3)

Tornando alla descrizione delle varie fasi (per completezza, dato che la Luna non sará piú osservabile dall’Italia) si arriverà quindi al terzo contatto (U3) dopo il quale la Luna inizierà ad uscire dall’ombra terrestre, ed a riacquistare progressivamente luminosità.

Ci avviciniamo ormai alla fase finale di questa Eclisse Totale di Luna, e una volta che la stessa sarà emersa completamente dal cono d’ombra della Terra, rimarrà solamente l’attraversamento della fascia di penombra.

Il nostro satellite si trova nel momento denominato come U4(quinto contatto) ed, in maniera analoga ma opposta a quanto visto nella prima fase dell’evento, la Luna si troverà sempre più nella zona di penombra, e la diminuzione di luminosità sarà sempre meno percepibile, fino al termine dell’Eclisse (P4).

 

Questa Eclisse avrà anche qualcosa in più, che la renderà ancor più speciale di quanto non sia normalmente. L’orario del massimo è, come detto, alle 06:12 ora Italiana, ma la Luna transiterà in perigeo (punto dell’orbita lunare a minore distanza dalla Terra) il giorno successivo (17 Maggio). Avremo quindi il disco lunare che sarà più grande in diametro apparente circa del 6-8%, un aumento non percepibile ad occhio nudo, ma facilmente identificabile in caso di rapporti con una Luna Piena a distanza media, o una ‘SuperLuna’, ovvero una Luna Piena di Perigeo.

 

Un consiglio aggiuntivo è quello di tentare anche l’osservazione dell’interazione dei raggi solari con la fascia di ozono che circonda e protegge il nostro pianeta.

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Come è possibile vedere dalla foto allegata, realizzata dall’autore, poco prima e poco dopo la fase di Massima totalità, sarà possibile osservare per qualche minuto, una ristretta fascia dove il colore della superficie lunare assumerà tonalità tendenti al blu, prima di virare sull’arancio e sul rosso.

Potremo apprezzare anche la visibilità di ben quattro pianeti, oltre alla Luna Piena eclissata, nella stessa mattina. A partire da Est, e muovendoci verso Occidente, in ordine saranno visibili Venere, GioveMarte, e Saturno, in una vera e propria notte planetaria.

Dopo tutti questi dati riguardanti la prossima Eclisse Totale di Luna, passiamo a fornire qualche informazione finale: per osservarla non occorre nessuna strumentazione particolare, bastano anche i vostri occhi per poter apprezzare lo spettacolo. Con un binocolo si potrà invece vedere meglio la linea dell’ombra avanzare sulla superficie del nostro satellite, mentre con un telescopio potremo vedere più nel dettaglio questo fenomeno.

Noteremo anche, se abbiamo a disposizione entrambi gli ultimi due strumenti, che con i pochi ingrandimenti di un binocolo la linea che demarca il cono d’ombra sembrerà quasi netta, con poche sfumature; con il telescopio (e quindi maggiori ingrandimenti) invece vedremo una cosa completamente opposta, una zona quasi sfumata che avanza lentamente tra i Maria e i Crateri della Luna. Entrambe le viste meritano sicuramente il tempo che a loro sarà dedicato.

Per quanto riguarda la fotografia, anche qui non occorrono particolari attrezzature. Si riuscirà a catturare l’evento anche con una semplice digitale compatta, o con una bridge camera. Naturalmente avendo a disposizione una reflex e un teleobiettivo con focale >= 200mm si potrà catturare l’evento al meglio, evidenziando scatto dopo scatto l’avanzare della Luna nelle zone di penombra ed ombra. Le impostazioni ISO possono andare bene in un range 100-400, con diaframma completamente aperto e tempi di esposizione accordati di conseguenza.

 

Buone Osservazioni e Cieli Sereni a Tutti!

Giuseppe Petricca

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