I Pianeti del Mese – Maggio 2022
In questa rubrica ci occuperemo della visibilità dei pianeti del nostro Sistema Solare durante il mese in corso. Il commento per ognuno di loro è fornito dall’Unione Astrofili Italiani/Commissione Divulgazione, con le immagini a cura di Dominic Ford – in-the-sky.org
Mercurio: reduce, negli ultimi giorni di aprile, dal miglior periodo dell’anno per l’osservazione serale del pianeta, anche nei primi giorni di maggio potremo avere buone occasioni per individuarlo, dato che tramonta oltre un’ora e mezza dopo il Sole. Nella seconda metà del mese diventa però inosservabile. Il 21 maggio si trova in congiunzione con il Sole. Successivamente si riaffaccia sull’orizzonte orientale al mattino presto, ma a fine maggio sarà ancora molto basso, vicino al Sole e ancora indistinguibile nella luce dell’alba.
Venere: le condizioni di osservabilità del pianeta più luminoso rimangono praticamente immutate per tutto il mese. Venere rimane visibile al mattino presto, sorgendo circa un’ora e mezza prima del Sole. Il pianeta nel corso del mese attraversa tutta la costellazione dei Pesci, con una breve escursione nella costellazione della Balena, tra il 9 e il 12 maggio. Al mattino del 31 maggio raggiunge il limite con la costellazione dell’Ariete.
Marte: il pianeta rosso, come gli altri pianeti principali, visibili ad occhio nudo, rimane visibile nella parte finale della notte, poco prima del sorgere del Sole. Appare sull’orizzonte orientale prima di Venere, pertanto abbiamo più tempo a disposizione per osservarlo. Nel corso del mese di maggio Marte completa il suo percorso nella costellazione dell’Acquario, che lascia il giorno 19, entrando nei Pesci, dove raggiungerà Giove, con cui sarà protagonista di una bella congiunzione.
Giove: anche il pianeta più grande fa ancora parte del corteo di pianeti mattutini visibili sull’orizzonte orientale tra le luci dell’alba. Per quasi tutto il mese lo possiamo osservare tra Venere e Marte, con Venere in progressivo allontanamento, mentre Marte, come già anticipato in precedenza, raggiunge e “sorpassa” Giove dopo la congiunzione del 28 maggio. Per tutto il mese Giove rimane nella costellazione dei Pesci.
Saturno: tra i pianeti osservabili al mattino prima del sorgere del Sole, Saturno è quello che sarà possibile osservare più a lungo, nelle ultime ore della notte. E’ il primo a sorgere, all’inizio del corteo completato da Marte, Giove e Venere. Lo si può facilmente individuare a Sud-Est. Saturno si sposta impercettibilmente all’interno della costellazione del Capricorno.
Urano: il pianeta è di fatto inosservabile, come conseguenza dell congiunzione con il Sole che si verifica il 5 maggio. Con il passare dei gironi il pianeta si allontana dal Sole, ma sarà necessario attendere diverse settimane per riuscire ad osservarlo più agevolmente al mattino presto. Dopo la congiunzione quindi Urano sorge poco prima del Sole e si trova estremamente basso sull’orizzonte ad Est, immerso nella luce dell’alba. Urano si trova ancora nella costellazione dell’Ariete.
Nettuno: un evento da segnalare vedrà protagonista questo remoto pianeta esterno. Dopo oltre 11 anni di permanenza nella costellazione dell’Acquario, dove era entrato nel mese di gennaio del 2011, Nettuno finalmente passa in un’altra costellazione, facendo il suo ingresso nei Pesci. Lo possiamo individuare quindi nei pressi del limite fra le due costellazioni, non lontano da Giove. Anche Nettuno fa parte quindi del numeroso gruppo di pianeti visibili al mattino presto, con la differenza che, come di consueto, è necessario l’uso del telescopio, dato che la luminosità del pianeta è inferiore al limite accessibile alle osservazioni ad occhio nudo.
Plutone: Anche Plutone anticipa sempre più il suo sorgere, che avviene nelle ore centrali della notte. Si affaccia sull’orizzonte orientale prima degli altri pianeti del corteo visibile ad occhio nudo, pertanto è possibile quindi osservarlo nelle ultime ore della notte, inizialmente basso sull’orizzonte a Sud-Est, fino al suo culminare a Sud al sorgere del Sole. A causa della luminosità estremamente bassa, per individuarlo è sempre indispensabile un telescopio di adeguata potenza. Plutone si trova ancora nella costellazione del Sagittario, dove continueremo ad osservarlo fino all’anno 2023.
Buone Osservazioni e Cieli Sereni a Tutti!
Giuseppe Petricca