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I Pianeti del Mese – Gennaio 2022

 

In questa rubrica ci occuperemo della visibilità dei pianeti del nostro Sistema Solare durante il mese in corso. Il commento per ognuno di loro è fornito dall’Unione Astrofili Italiani/Commissione Divulgazione, con le immagini a cura di Dominic Ford – in-the-sky.org

Mercurio: la posizione di Mercurio evolve molto rapidamente nell’arco di pochi giorni. Il 7 gennaio il pianeta tramonta 1 ora e 32 minuti dopo il Sole. In quella data raggiunge la massima elongazione serale, a 19° 13’ dal Sole, al quale però si avvicina velocemente, fino alla congiunzione inferiore del 23 gennaio. Lasciato il cielo della sera, Mercurio ricompare al mattino presto. A fine mese sorge circa un’ora prima del Sole.

 

Venere: all’inizio dell’anno diventa inosservabile, trovandosi in congiunzione con il Sole il 9 gennaio. Terminato il lunghissimo periodo di osservabilità serale, durato per gran parte del 2021, ritroveremo il pianeta più luminoso nel cielo del mattino, dove in poche settimane si allontana repentinamente dall’orizzonte orientale, guadagnando in brevissimo tempo un ampio intervallo di osservabilità, che a fine mese supera le due ore. Venere rimane per tutto il mese di gennaio nella costellazione del Sagittario.

 

Marte: il pianeta rosso rimane per tutto il mese molto basso sull’orizzonte in direzione Sud-Est, dove possiamo tentare di individuarlo al mattino presto poco prima del sorgere del Sole. Il 19 gennaio Marte lascia la costellazione dell’Ofiuco e fa il suo ingresso nel Sagittario.

 

Giove: il pianeta è stato per diversi mesi protagonista dei cieli serali, in compagnia di Saturno e di Venere. Nelle prime settimane del 2022 possiamo ancora osservarlo poco dopo il tramonto del Sole, sempre più basso sull’orizzonte occidentale. Il tempo a disposizione per osservarlo si riduce sempre più e a fine mese potremo vederlo solo all’inizio della sera nella luce del crepuscolo. Giove percorre un tratto relativamente ampio della costellazione dell’Acquario.

 

Saturno: nei primi giorni dell’anno possiamo ancora riuscire ad individuarlo dopo il tramonto del Sole al crepuscolo serale. Il pianeta è ormai molto basso sull’orizzonte occidentale. Il terzetto di pianeti (Venere, Saturno e Giove) che abbiamo ammirato a lungo lo scorso anno è destinato a lasciare i cieli della sera. Venere è stato il primo a diventare inosservabile, seguito da Saturno che a fine gennaio non sarà più visibile, data l’ormai imminente congiunzione con il Sole. Saturno si trova ancora nella costellazione del Capricorno, dove rimane per tutto l’anno 2022.

 

Urano: il pianeta culmina a Sud nel corso delle prime ore della sera e lo si può individuare facilmente molto alto in cielo. Intorno alla mezzanotte invece bisogna cercare Urano già basso sull’orizzonte occidentale. Dato che la luminosità di Urano è prossima al limite della percezione accessibile all’occhio nudo per poterlo osservare si consiglia l’uso del telescopio. Urano inizia l’anno 2022 spostandosi lentamente con moto retrogrado nella costellazione dell’Ariete, dove rimane per tutto l’anno. Dal 18 gennaio il movimento si inverte e diventa diretto.

 

Nettuno: il pianeta è ancora osservabile nel corso della prima parte della notte sull’orizzonte occidentale, dopo il tramonto del Sole. Le condizioni di osservabilità sono simili a quelle di Giove, trovandosi anch’esso nella stessa costellazione dell’Acquario. Per la sua debole luminosità Urano non è inaccessibile all’osservazione ad occhio nudo: è pertanto necessario l’ausilio di un telescopio per individuarlo.

 

Plutone: Plutone è inosservabile: il 16 gennaio si trova infatti in congiunzione con il Sole. Sarà necessario attendere diverse settimane per tentarne l’osservazione nel cielo del mattino. A causa della sua luminosità estremamente bassa prima di riuscire ad individuarlo con il telescopio sarà necessario attendere che si trovi sufficientemente alto sull’orizzonte orientale, prima della comparsa delle luci dell’alba. Plutone rimane anche quest’anno nel Sagittario, costellazione che lo ospiterà fino al 2023.

 

Buone Osservazioni e Cieli Sereni a Tutti!

Giuseppe Petricca

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