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I Pianeti del Mese – Maggio 2021

 

In questa rubrica ci occuperemo della visibilità dei pianeti del nostro Sistema Solare durante il mese in corso. Il commento per ognuno di loro è fornito dall’Unione Astrofili Italiani/Commissione Divulgazione, con le immagini a cura di Dominic Ford – in-the-sky.org

Mercurio: il pianeta, generalmente difficile da osservare per la sua vicinanza al Sole, raggiunge la migliore visibilità serale per l’anno in corso il 15 maggio, quando tramonta un’ora e 58 minuti dopo il Sole. Avremo quindi un buon intervallo di tempo per individuarlo al crepuscolo sull’orizzonte occidentale e fotografarlo, prima da solo e poi insieme a Venere, che si avvicinerà sempre più a Mercurio fino alle sere del 28 e 29 maggio, quando i due pianeti si troveranno molto vicini – con una distanza minima tra loro che sarà di soli 27’. Un incontro suggestivo che si verifica nella costellazione del Toro.

 

Venere: il pianeta più luminoso era già apparso nel cielo della sera nel corso del mese precedente, ma rimanendo molto basso sull’orizzonte, appena dopo il tramonto del Sole. A maggio potremo osservarlo in condizioni sempre migliori nella luce del crepuscolo. Come già anticipato nel paragrafo precedente, Venere si avvicina a Mercurio, fino a raggiungerlo e “sorpassarlo” tra il 28 e il 29 maggio. Il pianeta inizia il mese nella costellazione dell’Ariete: dal 4 maggio lo osserveremo nel Toro, che attraverserà quasi completamente, terminando il mese nei pressi del limite con i Gemelli.

 

Marte: il pianeta rosso ha perso a favore di Venere il ruolo di astro protagonista del cielo serale, ma mantiene comunque delle condizioni di osservabilità ancora buone nel corso delle prime ore della notte. Lo si può individuare facilmente più alto sull’orizzonte occidentale rispetto a Venere. Nel corso del mese di maggio Marte attraversa quasi per intero la costellazione dei Gemelli, avvicinandosi al limite con il Cancro.

 

Giove: mentre i pianeti a noi più vicini, Marte e Venere, dominano il cielo serale, la coppia dei pianeti giganti, Giove e Saturno, è sempre più protagonista dei cieli del mattino. Nelle ore che precedono il sorgere del Sole Giove è l’astro più luminoso nel cielo a Sud-Est. Giove si sposta lentamente con moto diretto nella costellazione dell’Acquario.

 

Saturno: il pianeta con gli anelli precede Giove nella sua apparizione nel cielo mattutino. Infatti Saturno sorge poco meno di un’ora prima di Giove, e lo si può facilmente individuare sull’orizzonte a Sud-Est, al centro della costellazione del Capricorno, in cui si sposta lentamente con moto diretto fino al 23 maggio, quando diventa stazionario per poi invertire il moto in retrogrado.

 

Urano: reduce dalla congiunzione con il Sole avvenuta al termine del mese precedente, il pianeta è ancora praticamente inosservabile, data la distanza angolare ravvicinata al Sole. Con il passare delle settimane il pianeta si allontana dal Sole, ma dovremo attendere i prossimi mesi per poterlo osservare più facilmente al mattino presto. Nel corso del mese di maggio Urano sorge poco prima del Sole, pertanto si trova estremamente basso sull’orizzonte ad Est, immerso nella luce dell’alba. Il pianeta è come sempre al limite della visibilità ad occhio nudo e per poterlo individuare è necessario un telescopio. Urano si trova nella costellazione dell’Ariete.

 

Nettuno: possiamo individuare il pianeta basso sull’orizzonte a Est-Sud-Est poco prima del sorgere del Sole. Nettuno sorge dopo Saturno e Giove e l’intervallo di osservabilità è quindi più breve, prima che la luce dell’alba prenda il sopravvento. Per poterlo osservare, come di consueto, è necessario l’aiuto del telescopio, poiché la luminosità del pianeta è inferiore al limite accessibile alle osservazioni ad occhio nudo. Nettuno si trova ancora nella costellazione dell’Acquario, non lontano dal limite con i Pesci, che raggiungerà nell’anno 2022.

 

Plutone: Anche Plutone anticipa sempre più il suo sorgere nelle ore centrali della notte. Si affaccia sull’orizzonte orientale prima di Saturno e Giove, è possibile quindi osservarlo nelle ore che precedono l’alba, inizialmente basso sull’orizzonte a Sud-Est, fino al suo culminare a Sud al sorgere del Sole. A causa della luminosità estremamente bassa di Plutone, per individuarlo è sempre indispensabile l’utilizzo di un telescopio di adeguata potenza. Plutone si trova ancora nella costellazione del Sagittario, dove continueremo ad osservarlo fino all’anno 2023.

 

Buone Osservazioni e Cieli Sereni a Tutti!

Giuseppe Petricca

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