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I Pianeti del Mese – Marzo 2021

 

In questa rubrica ci occuperemo della visibilità dei pianeti del nostro Sistema Solare durante il mese in corso. Il commento per ognuno di loro è fornito dall’Unione Astrofili Italiani/Commissione Divulgazione, con le immagini a cura di Dominic Ford – in-the-sky.org

Mercurio: il pianeta si trova ancora sull’orizzonte orientale al mattino presto, poco prima del sorgere del Sole. Non sarà facile individuarlo per la sua modesta altezza sull’orizzonte e per la luce dell’alba che ben presto rende troppo chiaro il Sole. All’inizio del mese Mercurio sorge circa un’ora prima del Sole e raggiunge la massima elongazione mattutina il 6 marzo, ad una distanza angolare di 27° 16′ dal Sole. Negli ultimi giorni del mese Mercurio sorge appena mezz’ora prima del Sole e diventa praticamente inosservabile, nella luce del cielo mattutino.

 

Venere: il pianeta più luminoso lascia il cielo del mattino e rimane inosservabile per tutto il mese. Venere è sempre più vicino al Sole, con cui si trova in congiunzione il 26 marzo. Dovremo attendere la fine di aprile per osservarlo, finalmente, in orario serale, dopo il tramonto. Durante il periodo di inosservabilità Venere attraversa le costellazioni dell’Acquario, dei Pesci e, per un breve tratto, della Balena.

 

Marte: tra i pianeti visibili ad occhio nudo, Marte rimane ancora l’unico protagonista dei cieli serali. Nelle prime ore di oscurità possiamo osservarlo agevolmente ad Ovest, dove possiamo ammirarlo per tutto il mese nel Toro, protagonista di una serie di incontri ravvicinati con gli astri più noti della costellazione: le Pleiadi, le Iadi e Aldebaran.

 

Giove: l’osservabilità del pianeta gigante nel cielo mattutino migliora lentamente. Nel corso della prima parte del mese è ancora molto basso sull’orizzonte orientale, ma, anticipando sempre più l’orario del suo sorgere, negli ultimi giorni di marzo migliorano le opportunità per riuscire a scorgerlo sull’orizzonte a Sud-Est tra le luci dell’alba. Giove si sposta con moto diretto nella costellazione del Capricorno.

 

Saturno: le condizioni di osservabilità di Saturno sono molto simili ma leggermente migliori di quelle di Giove. Anche Saturno di trova nella costellazione del Capricorno, ma sorge prima di Giove. Abbiamo quindi alcuni minuti in più per tentare di scorgerlo leggermente più in alto e verso Sud (sulla destra) rispetto a Giove, sempre al mattino presto tra le prime luci dell’alba.

Urano: possiamo osservare il pianeta in direzione Ovest, basso sull’orizzonte occidentale, dove è possibile individuarlo nelle prime ore della sera. Si trova più basso sull’orizzonte rispetto a Marte, pertanto il tempo a disposizione per poterlo osservare prima del suo tramonto è limitato e si riduce ulteriormente nel corso del mese. Data la bassa luminosità sarà sempre più difficile riuscire ad osservarlo, sempre più basso nel cielo serale. La luminosità di Urano è come di consueto al limite della visibilità ad occhio nudo e per individuarlo è necessario l’uso di un telescopio. Il pianeta si trova ancora nella costellazione dell’Ariete.

 

Nettuno: il 10 marzo il pianeta si trova in congiunzione con il Sole. Nettuno è pertanto inosservabile per tutto il mese. A fine marzo sorge ad Est al mattino presto appena prima del Sole, ma in pratica è ancora impossibile individuarlo, estremamente basso sull’orizzonte orientale, sovrastato dalla luce dell’alba. Il pianeta si trova ancora nella costellazione dell’Acquario, dove è destinato a rimanere fino all’anno 2022.

 

Plutone è osservabile a Sud – Est poco prima dell’alba. Pur essendo ancora piuttosto basso sull’orizzonte, le condizioni di osservabilità di Plutone migliorano gradualmente nel corso del mese, e diventa possibile individuarlo prima del sorgere del Sole. Le sue condizioni di osservabilità sono migliori rispetto a quelle degli altri pianeti visibili al mattino, Giove e Saturno. Plutone infatti sorge prima di questi ultimi e si trova leggermente più alto sull’orizzonte, nella costellazione del Sagittario, dove rimane ancora per alcuni anni, fino al 2023. A causa della sua luminosità estremamente bassa è sempre indispensabile utilizzare un telescopio di adeguata potenza per poterlo osservare.

 

Buone Osservazioni e Cieli Sereni a Tutti!

Giuseppe Petricca

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