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I Pianeti del Mese – Settembre 2020

In questa rubrica ci occuperemo della visibilità dei pianeti del nostro Sistema Solare durante il mese in corso. Il commento per ognuno di loro è fornito dall’Unione Astrofili Italiani/Commissione Divulgazione, con le immagini a cura di Dominic Ford – in-the-sky.org


Mercurio: il pianeta sarebbe teoricamente osservabile in orario serale per tutto il mese. Tuttavia la sua altezza sull’orizzonte rimane molto ridotta e non sarà facile individuarlo nella luce del crepuscolo sull’orizzonte occidentale. Il periodo più favorevole per provare ad individuarlo è intorno al 27 settembre, giorno in cui Mercurio tramonta più tardi, 46 minuti dopo il Sole.

 

Venere: da alcuni mesi il pianeta più luminoso domina i cieli del mattino. Proprio all’inizio del mese, il 1° settembre, Venere raggiunge il massimo intervallo di visibilità mattutina, sorgendo ben 3 ore e 42 minuti prima del Sole. Possiamo quindi ammirarlo all’alba alto in cielo ad Est, Venere si trova inizialmente nella costellazione dei Gemelli, dal 4 al 22 settembre attraversa per intero il Cancro e termina il mese nel Leone.

 

Marte: si sta avvicinando il periodo di migliore osservabilità del pianeta rosso per l’anno in corso. Aumenta la luminosità di Marte, che diventa osservabile per quasi tutta la notte. A fine mese lo possiamo individuare a Est già nelle prime ore della notte, intorno alle 21. Dal 9 settembre Marte inverte il proprio moto, che diventa retrogrado, rimanendo per tutto il mese all’interno della costellazione dei Pesci.

 

Giove: il pianeta gigante è protagonista della prima parte della notte. Dopo il tramonto del Sole lo vediamo culminare a Sud, per poi osservarlo mentre scende gradualmente a Sud-Ovest nelle ore successive. Il 12 settembre il moto, da retrogrado, ritorna diretto, ancora all’interno della costellazione del Sagittario.

 


Saturno: quanto indicato per Giove è valido anche per Saturno, la cui osservabilità rimane sostanzialmente identica a quello del pianeta gigante. Saturno è meno luminoso e continua a rimanere vicino a Giove, spostandosi in modo impercettibile nella costellazione del Sagittario, relativamente vicino al limite con il Capricorno.

 

Urano: il pianeta è osservabile per gran parte della notte. Il pianeta compare a Est nel corso della prima parte di oscurità e in seguito lo si può osservare mentre culmina a Sud. Sorge pochi minuti dopo Marte, per cui si può considerare la sua osservabilità molto simile a quella del pianeta rosso, ricordando che quest’ultimo è prossimo alla sua massima luminosità, mentre Urano è al limite della visibilità occhio nudo e per poterlo individuare si consiglia l’uso di un telescopio. Il pianeta si sposta lentamente con moto retrogrado nella costellazione dell’Ariete.

 


Nettuno: il giorno 11 settembre il pianeta si trova all’opposizione. Nettuno è quindi osservabile per l’intera durata della notte. Lo si può individuare ad Est dopo il tramonto del Sole, al culmine a Sud nelle ore centrali della notte e ad occidente prima dell’alba. Nonostante le condizioni ottimali di osservabilità, è comunque necessario l’uso del telescopio per poter individuare il pianeta, la cui luminosità è inferiore ai limiti accessibili all’osservazione ad occhio nudo. Nettuno si trova ancora nella costellazione dell’Acquario, dove è destinato a rimanere fino all’anno 2022.

 


Plutone: Lo si può cercare a Sud all’inizio della notte. La sua posizione continua ad essere compresa tra Giove e Saturno. L’intervallo di osservabilità è quindi analogo a quello dei pianeti giganti. Nelle ore centrali della notte lo si trova quindi via via più basso sull’orizzonte a Sud-Ovest. Naturalmente, al contrario dei due grandi pianeti che lo accompagnano, Plutone non è visibile ad occhio nudo ed è sempre indispensabile l’utilizzo di un telescopio di adeguata potenza per poterlo individuare. Plutone è destinato a rimanere nella costellazione del Sagittario ancora a lungo, fino al 2023.

 

Buone Osservazioni e Cieli Sereni a Tutti!

Giuseppe Petricca

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