I Pianeti del Mese – Aprile 2020
In questa rubrica ci occuperemo della visibilità dei pianeti del nostro Sistema Solare durante il mese in corso. Il commento per ognuno di loro è fornito dall’Unione Astrofili Italiani/Commissione Divulgazione, con le immagini a cura di Dominic Ford – in-the-sky.org
Mercurio: in questo mese le possibilità di osservare Mercurio sono davvero scarse. Il pianeta si trova molto basso sull’orizzonte orientale al mattino presto. Nei primi giorni del mese sorge poco meno di un’ora prima del Sole, ma nei giorni successivi la distanza angolare dal Sole decresce costantemente, rendendo di fatto inosservabile in pianeta, sempre più indistinto nella luce dell’alba.
Venere: il pianeta che da mesi risplende nel cielo della sera raggiunge il periodo di massima permanenza in cielo. Il 2 aprile Venere tramonta ben 4 ore e 7 minuti dopo il Sole: potremo così ammirarlo a lungo all’inizio della notte, nel cielo ad occidente. Lo spettacolo è però destinato a durare poco. Il pianeta inizia a riavvicinarsi repentinamente al Sole: in poche settimane il pianeta riduce la sua altezza sull’orizzonte e a fine aprile perde circa 40 minuti di osservabilità serale. Nel corso del mese Venere percorre quasi per intero la costellazione del Toro. Da non perdere, il 3 aprile, il suo transito nelle Pleiadi, descritto anche nel paragrafo della congiunzioni.
Marte: come nelle scorse settimane, Marte è osservabile a Sud Est nelle ore che precedono il sorgere del Sole. Nel corso del mese di aprile il pianeta rosso si allontana da Saturno ed è l’ultimo a sorgere, tra i pianeti visibili al mattino, chiudendo il terzetto comprendente anche Giove (senza considerare Mercurio, che però, molto vicino al Sole, è quasi inosservabile). Nel corso del mese Marte attraversa quasi per intero la costellazione del Capricorno, avvicinandosi al limite con l’Acquario.
Giove: è il più luminoso dei pianeti visibili al mattino presto, ed è il primo a sorgere. Lo si può osservare sull’orizzonte a Sud-Est nelle ultime ore della notte. Al sorgere del Sole è alto sull’orizzonte, prossimo alla culminazione a Sud. Giove si sposta molto lentamente nella costellazione del Sagittario.
Saturno: le condizioni di osservabilità del pianeta con gli anelli sono praticamente identiche a quelle di Giove. Saturno sorge poco dopo Giove e lo si individua facilmente poco più a sinistra, con una luminosità significativamente inferiore a quella del pianeta gigante. Saturno si trova nella costellazione del Capricorno, in cui è entrato il mese scorso.
Urano: il pianeta è inosservabile, trovandosi in congiunzione con il Sole il 26 aprile. Dovremo attendere alcune settimane per osservarlo al mattino presto. Urano si trova nella costellazione dell’Ariete.
Nettuno: dopo la congiunzione con il Sole del mese scorso, il pianeta compare al mattino presto ad Est, poco prima del sorgere del Sole. L’osservazione di Nettuno è ancora difficoltosa, data la modesta altezza sull’orizzonte orientale, e la sua bassa luminosità, che richiede in ogni caso l’uso del telescopio. Nettuno si trova in congiunzione Mercurio il 3 aprile, ma i due pianeti sono così bassi sull’orizzonte da rendere il fenomeno praticamente inosservabile. Nettuno si trova ancora nella costellazione dell’Acquario, dove è destinato a rimanere fino all’anno 2022.
Plutone: Le condizioni di osservabilità di Plutone sono molto simili a quelle di Giove, con cui si trova in congiunzione il 6 aprile. Lo si può seguire nelle ultime ore della notte, dal suo sorgere fino quasi alla culminazione a Sud, che avviene poco prima del sorgere del Sole. Plutone si trova ancora nella costellazione del Sagittario, costellazione che lo ospiterà a lungo, fino al 2023. A causa della sua luminosità estremamente bassa è indispensabile utilizzare un telescopio di adeguata potenza per riuscire ad individuarlo.
Buone Osservazioni e Cieli Sereni a Tutti!
Giuseppe Petricca