I Pianeti del Mese – Gennaio 2020
In questa rubrica ci occuperemo della visibilità dei pianeti del nostro Sistema Solare durante il mese in corso. Il commento per ognuno di loro è fornito dall’Unione Astrofili Italiani/Commissione Divulgazione, con le immagini a cura di Dominic Ford – in-the-sky.org
Mercurio: il 10 gennaio il pianeta è in congiunzione con il Sole. E’ quindi impossibile osservarlo nelle prime settimane dell’anno. Tuttavia Mercurio si eleva abbastanza velocemente sull’orizzonte e negli ultimi giorni del mese, quando tramonta oltre un’ora dopo il Sole, c’è la possibilità di riuscire ad individuarlo basso, ad ovest, tra le luci del crepuscolo serale.
Venere: il pianeta più luminoso consolida il suo predominio nel cielo serale, ritardando sempre più l’orario del suo tramonto. Alla fine di gennaio Venere tramonta quasi tre ore e mezza dopo il Sole. Possiamo quindi osservarlo sempre più a lungo nelle ore serali, sull’orizzonte occidentale. Venere inizia il 2020 nella costellazione del Capricorno, l’11 gennaio fa il suo ingresso nell’Acquario che attraversa quasi per intero fino ad avvicinarsi al limite con la costellazione dei Pesci.
Marte: il pianeta è osservabile e Sud-Est poco prima dell’alba. In questo periodo sarà interessante confrontare i due astri più noti per il loro colore rosso, accomunati anche dal nome: Ares, dio della guerra per i Greci, ovvero Marte per i romani, e la stella Antares (anti – Ares, un rivale di Marte nel primeggiare nell’inconfondibile colorazione). Il 7 gennaio Marte entra nello Scorpione, la cui stella più luminosa è appunto Antares. Il transito dura pochi giorni, già dal 16 gennaio il pianeta si sposta nella costellazione dell’Ofiuco.
Giove: il pianeta gigante è reduce dalla recente congiunzione con il Sole, pertanto è impossibile osservarlo nel corso delle prime settimane dell’anno. A fine mese ricompare nel cielo del mattino e lo si può cercare molto basso sull’orizzonte a Sud-Est, dove sorge poco prima del Sole. Giove si trova nella costellazione del Sagittario, dove rimane per quasi tutto l’anno.
Saturno: il 13 gennaio il pianeta è in congiunzione con il Sole, e rimane pertanto inosservabile per tutto il mese. Ala fine di gennaio riappare al mattino presto, ma è ancora vicino al Sole e molto basso in cielo, più vicino all’orizzonte rispetto a Giove. E’ praticamente impossibile riuscire ad individuarlo nella luce dell’alba. Saturno si trova nella costellazione del Sagittario, vicino al limite con il Capricorno.
Urano: il pianeta culmina a Sud nel corso delle prime ore della sera. Lo si può quindi osservare agevolmente, molto alto in cielo nella prima parte della notte. Intorno alla mezzanotte Urano si trova invece molto basso sull’orizzonte in direzione Ovest. Dato che la luminosità di Urano è prossima al limite della visibilità occhio nudo per poterlo osservare agevolmente è consigliabile l’uso del telescopio. Urano inizia l’anno 2020 spostandosi lentamente con moto retrogrado nella costellazione dell’Ariete. Dall’11 gennaio il movimento torna diretto.
Nettuno: il pianeta è ancora osservabile per breve tempo sull’orizzonte occidentale, poco dopo il tramonto del Sole. Lo si trova sempre più basso in cielo e l’orario del suo tramonto anticipa giorno dopo girono. Le condizioni di osservabilità sono simili a quelle di Venere (che però è estremamente più luminoso) e con cui si trova in congiunzione il 27 gennaio. La debole luminosità di Urano lo rende inaccessibile all’osservazione ad occhio nudo: è quindi necessario l’uso del telescopio per individuarlo. Anche nel 2020 Nettuno rimane per tutto l’anno nella costellazione dell’Acquario, dove è entrato nel 2011, e che lo ospiterà fino al 2022.
Plutone: Plutone è inosservabile: il 13 gennaio si trova infatti in congiunzione con il Sole, lo stesso giorno della congiunzione Sole – Saturno. Solo fra alcune settimane farà ritorno nel cielo del mattino: a causa della sua luminosità estremamente bassa prima di riuscire ad osservarlo con il telescopio sarà necessario attendere che si trovi sufficientemente alto sull’orizzonte orientale, prima della comparsa delle luci dell’alba. Plutone rimane ancora nel Sagittario, costellazione che lo ospiterà fino al 2023.
Buone Osservazioni e Cieli Sereni a Tutti!
Giuseppe Petricca