I Pianeti del Mese – Ottobre 2019
In questa rubrica ci occuperemo della visibilità dei pianeti del nostro Sistema Solare durante il mese in corso. Il commento per ognuno di loro è fornito dall’Unione Astrofili Italiani/Commissione Divulgazione, con le immagini a cura di Dominic Ford – in-the-sky.org
Mercurio: il pianeta rimane osservabile per tutto il mese in orario serale. Tuttavia non sarà semplice individuarlo, dato che la sua altezza sull’orizzonte e l’intervallo di tempo a disposizione per osservarlo prima del suo tramonto rimangono limitati. La massima elongazione serale viene raggiunta il 20 ottobre (distanza angolare di 24° 38’ dal Sole); il giorno 22 si registra il massimo ritardo nell’orario del suo tramonto, che non va oltre i 49 minuti dopo il tramonto del Sole. Mercurio rimane quindi molto basso a Ovest, nella luce del crepuscolo serale, vicino a Venere.
Venere: dopo una lunga attesa, finalmente sarà possibile osservare di nuovo il pianeta più luminoso nei cieli della sera. In realtà Venere rimane ancora estremamente basso sull’orizzonte occidentale, con condizioni di osservabilità praticamente identiche a quelle di Mercurio. Data la sua grande luminosità, sarà comunque facile riuscire a scorgerlo brevemente nella luce del crepuscolo serale. A fine mese, dopo il tramonto del Sole, sarà visibile a circa 5° di altezza sull’orizzonte. Nei primi giorni di ottobre Venere completa il suo percorso nella costellazione della Vergine; dal giorno 15 lo osserviamo nella Bilancia che attraversa per intero, terminando il mese vicino al limite con lo Scorpione.
Marte: il pianeta rosso è visibile al mattino presto sull’orizzonte orientale poco prima del sorgere del Sole. Marte si sposta con moto diretto nella costellazione della Vergine, dove rimane per tutto il mese.
Giove: le possibilità di osservare il pianeta gigante sono ormai limitate alle prime ore della sera. Lo possiamo ammirare a Sud-Ovest, sempre più basso in cielo con il passare dei giorni. Sarà suggestivo osservare, poco dopo il tramonto del Sole, il corteo di pianeti formato da Venere, Giove e Saturno. Giove percorre un tratto della costellazione dell’Ofiuco avvicinandosi al limite con il Sagittario.
Saturno: il pianeta con gli anelli è ancora osservabile nelle prime ore della notte, a Sud-Ovest. Saturno chiude la “sfilata” di astri aperta da Mercurio, Venere e Giove. Trovandosi un po’ più altro sull’orizzonte rimane visibile più a lungo dopo il tramonto del Sole. Anche in questo mese rimane nella costellazione del Sagittario.
Urano: il 28 ottobre il pianeta si trova all’opposizione rispetto al Sole. Per il pianeta si verifica quindi il periodo di migliore osservabilità per l’anno in corso. Sarà possibile osservarlo per l’intera notte. Fa la sua comparsa sull’orizzonte orientale poco dopo il tramonto del Sole, culmina a Sud nelle ore centrali della notte e tramonta ad occidente mentre in cielo compaiono le luci dell’alba. La luminosità di Urano è al limite della visibilità ad occhio nudo e per poterlo osservare agevolmente si consiglia l’uso del telescopio. Il pianeta si sposta lentamente, con moto retrogrado, nella costellazione dell’Ariete.
Nettuno: dopo l’opposizione del mese scorso, il pianeta rimane ancora osservabile per gran parte della notte. Dopo il tramonto del Sole si trova già alto in cielo in direzione Sud-Est. Nel corso della prima parte della notte raggiunge la massima altezza (culminazione) a Sud. Per riuscire ad individuare Nettuno è sempre necessario l’uso del telescopio, data la sua bassa luminosità, non accessibile all’osservazione ad occhio nudo. Nettuno si trova ancora nella costellazione dell’Acquario, dove è destinato a rimanere per un periodo molto lungo che si concluderà nell’anno 2022.
Plutone: L’osservabilità di Plutone rimane ancora simile a quello di Saturno, ed è pertanto limitata alle prime ore della notte: al calare dell’oscurità Plutone è già basso in cielo a Sud-Ovest. A causa della sua luminosità molto bassa, è necessario l’uso di un telescopio di adeguata potenza per riuscire ad individuarlo. Plutone si sposta con estrema lentezza nella costellazione del Sagittario, dove resterà per molti anni ancora, fino al 2023.
Buone Osservazioni e Cieli Sereni a Tutti!
Giuseppe Petricca