cometein evidenzasistema solare

Un (possibile) nuovo oggetto interstellare!

 

Dopo l’avvistamento di ‘Oumuamua circa due anni fa, sembra che sia stato individuato un nuovo oggetto interestellare in transito nel nostro piccolo angolo della Galassia.

Per rinfrescare la memoria, 1I/’Oumuamua venne scoperto da Rob Weryk il 18 Ottobre 2017 utilizzando i telescopi della rete Pan-STARRS, e successivamente individuato in immagini precedenti, sempre realizzate dallo stesso sistema. Al contrario dei corpi celesti appartenenti al sistema solare, 2017 U1 ha un’orbita iperbolica, il che sta a significare che il suo tragitto non lo riporterá mai piú nel nostro Sistema Solare e che il transito avvenuto nel 2017 non si ripeterá mai piú.

In ogni caso, questa prima occasione ha regalato una ottima opportunitá agli scienziati, che avevano teorizzato l’esistenza di questi oggetti da decenni, e che hanno avuto finalmente la possiblitá di studiarne uno in maggior dettaglio.

Ora potremmo avere a che fare con un secondo oggetto di origine interstellare, la cometa C/2019 Q4 (Borisov), fotografata la prima volta il 30 Agosto di quest’anno, la cui orbita é mostrata in verde brillante nell’immagine qui sopra (Tony Dunn / CC BY-SA 4.0).

Non vi é la certezza assoluta in quanto non si hanno abbastanza dati per riuscire a calcolare la sua orbita con precisione (da qui il -possibile- nel titolo dell’articolo) ma dato che in questa occasione l’oggetto é stato scoperto ben prima del suo perielio (punto della sua orbita piú vicino al nostro Sole) che avverrá il prossimo 10 Dicembre, si potranno condurre precise osservazioni ed analisi per confermare o smentire la sua origine.

 

Lo scatto qui a sinistra é stato realizzato da Gennady Borisof, un appassionato di astronomia che lavora come ingegnere allo Sternberg Astronomical Institute di Mosca, in Russia.

Il telescopio utilizzato per effettuare la fotografia é autocostruito da Borisof stesso, con uno specchio di 0.65 metri di diametro, con il quale aveva giá scoperto alcune comete ed asteroidi NEO (Near Earth Objects).

Una evidente differenza da 1I/’Oumuamua é il fatto che, come é facilmente osservabile, l’oggetto in questione presenta una chioma e una debole coda, mancanti dal primo visitatore interstellare, e questo fa pensare che possa essere una cometa invece che un normale asteroide. Futuri studi del suo spettro aiuteranno nell’individuare una piú precisa catalogazione.

 

Se i dati orbitali della C/2019 Q4 (Borisov) saranno confermati, si avrá solamente questa occasione per studiare in maniera approfondita questo oggetto, dato che dopo il suo transito, non tornerá mai piú a farci visita. Le attuali stime propongono una dimensione di circa 10 km di diametro, ma saranno certamente riviste nei prossimi mesi.

Ad ora non é dato sapere se sará visibile da telescopi amatoriale, oppure anche in fotografie effettuate tramite normali fotocamere digitali, ma in caso di aggiornamenti sostanziale, vi saranno nuovi articoli sul portale. Per gli interessati, ecco il link al Minor Planet Center della IAU (International Astronomical Union) riguardante l’ultimo bollettino sulla cometa Borisof.

Buone Osservazioni e Cieli Sereni a Tutti!

Giuseppe Petricca

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