I Pianeti del Mese – Settembre 2019
In questa rubrica ci occuperemo della visibilità dei pianeti del nostro Sistema Solare durante il mese in corso. Il commento per ognuno di loro è fornito dall’Unione Astrofili Italiani/Commissione Divulgazione, con le immagini a cura di Dominic Ford – in-the-sky.org
Mercurio: questo mese di settembre non è favorevole all’osservazione dell’elusivo pianeta. Mercurio si trova in congiunzione con il Sole il 4 settembre. In seguito torna in orario serale sull’orizzonte occidentale, ma rimanendo estremamente basso in cielo e sempre nella luce del crepuscolo che ne ostacola l’individuazione. Il giorno 13 è in congiunzione con Venere.
Venere: dopo una lunga assenza dai cieli serali, il luminoso Venere si accinge a farvi ritorno. Dovremo tuttavia attendere il mese di ottobre per osservarlo in condizioni relativamente agevoli. In queste settimane Venere rimane ancora molto vicino al Sole ed estremamente basso sull’orizzonte occidentale, dove, insieme a Mercurio – con cui, come già indicato nel paragrafo precedente, si trova in congiunzione il giorno 13 – rimane sempre immerso nella luce del crepuscolo. Venere a fine mese tramonta appena mezz’ora dopo il Sole: non c’è abbastanza tempo perché cali l’oscurità e riuscire ad osservarlo facilmente. Nel corso del mese Venere completa il percorso nella costellazione del Leone e percorre un ampio tratto della Vergine.
Marte: il pianeta rosso è inosservabile per tutto il mese. Il 2 settembre si trova in congiunzione con il Sole. Nelle settimane successive si affaccia sull’orizzonte orientale, ma è ancora molto vicino al Sole. Rimane pertanto estremamente basso in cielo, praticamente impossibile da individuare nella luce dell’alba. Dovremo attendere il mese successivo per tentarne l’osservazione al mattino presto. Marte completa il suo percorso nella costellazione del Leone e il giorno 24 entra nella Vergine.
Giove: dopo aver dominato la volta celeste per tutta la stagione estiva, il pianeta gigante orami limita la sua presenza in cielo alle prime ore della notte. Possiamo osservare Giove progressivamente più basso in cielo in direzione Sud – Ovest. A fine mese lo vediamo tramontare già intorno alle ore 22.00. Giove si trova ancora nella costellazione dell’Ofiuco, dove si sposta lentamente in direzione del Sagittario.
Saturno: le condizioni di osservabilità di Saturno sono ancora buone nel corso della prima parte della notte. Al calare del Sole lo possiamo individuare mentre culmina a Sud. Nelle ore successive si avvia a tramontare a Sud – Ovest, preceduto da Giove. Il 18 settembre inverte il proprio moto, che torna diretto, ancora all’interno della costellazione del Sagittario.
Urano: il pianeta è osservabile per gran parte della notte. Il pianeta compare a Est nel corso della prima parte della notte e lo si può seguire mentre culmina a Sud nel corso delle ore seguenti. La luminosità di Urano è al limite della visibilità occhio nudo e per poterlo individuare agevolmente si consiglia l’utilizzo di un telescopio. Il pianeta si sposta lentamente con moto retrogrado nella costellazione dell’Ariete, vicino al limite con la Balena e i Pesci.
Nettuno: il giorno 10 settembre il pianeta si trova all’opposizione. Nettuno rimane quindi osservabile per tutta la notte. Lo si può individuare ad Est dopo il tramonto del Sole, al culmine a Sud nelle ore centrali della notte e a Sud-Ovest prima dell’alba. Nonostante le condizioni ottimali di osservabilità, è comunque necessario l’uso del telescopio per poter individuare il pianeta, la cui luminosità è inferiore ai limiti accessibili all’osservazione ad occhio nudo. Nettuno si trova ancora nella costellazione dell’Acquario, dove è destinato a rimanere per un lungo periodo, fino all’anno 2022.
Plutone: Lo si può cercare a Sud all’inizio della notte. Non è molto distante da Saturno. Le condizioni di osservabilità dei due pianeti sono quindi molto simili. Con il passare delle ore lo si trova sempre più basso sull’orizzonte a Sud-Ovest. A causa della luminosità molto bassa, è sempre indispensabile l’utilizzo di un telescopio di adeguata potenza per poterlo osservare. Plutone è destinato a rimanere nella costellazione del Sagittario ancora per molti anni, fino al 2023.
Buone Osservazioni e Cieli Sereni a Tutti!
Giuseppe Petricca