I Pianeti del Mese – Aprile 2019
In questa rubrica ci occuperemo della visibilità dei pianeti del nostro Sistema Solare durante il mese in corso. Il commento per ognuno di loro è fornito dall’Unione Astrofili Italiani/Commissione Divulgazione, con le immagini a cura di Dominic Ford – in-the-sky.org
Mercurio: all’inizio del mese il pianeta è osservabile con difficoltà al mattino presto sull’orizzonte orientale, tra le luci dell’alba. Mercurio rimane basso in cielo e non è facile da individuare. Il 5 aprile si verifica il massimo anticipo sull’orario del suo sorgere, pari a 53 minuti prima del Sole. La massima elongazione (distanza angolare dal Sole) viene raggiunta l’11 aprile, con un valore di 27° 43’. A fine mese Mercurio sorge circa mezz’ora prima del Sole e diventa praticamente inosservabile.
Venere: la visibilità del pianeta si è ridotta notevolmente e continua a diminuire, fino a stabilizzarsi, alla metà del mese di aprile, quando Venere sorge appena un’ora prima del Sole. Venere è osservabile esattamente ad Est, appena più alto di Mercurio. Fino al 16 aprile Venere si trova nella costellazione dell’Acquario, in seguito attraversa un tratto dei Pesci, con una breve escursione dal 26 al 29 aprile, in un piccolo angolo della costellazione della Balena.
Marte: le condizioni di osservabilità del pianeta rosso rimangono particolarmente monotone, senza particolari variazioni rispetto ai mesi precedenti. Marte rimane visibile per un breve periodo di tempo nella prima parte della sera, dopo il tramonto del Sole. Lo possiamo osservare nel suo moto all’interno della costellazione del Toro, inizialmente non lontano delle Pleiadi, in seguito più vicino alla stella Aldebaran.
Giove: il pianeta continua ad anticipare l’orario del proprio sorgere e alla fine mese appare sull’orizzonte orientale appena prima della mezzanotte. Giove è quindi osservabile per tutta le seconda parte della notte, fino a vederlo culminare a Sud prima del sorgere del Sole. A partire dal 10 aprile il pianeta inverte il moto e inizia a spostarsi retrogrado nella costellazione dell’Ofiuco.
Saturno: il pianeta con gli anelli sorge quasi due ore dopo Giove. Lo si può quindi osservare nelle ore che precedono l’alba sull’orizzonte a Sud-Est. Saturno si sposta lentamente all’interno della costellazione del Sagittario. A fine mese, il 30 aprile, il pianeta inverte la marcia e inizia a muoversi con moto retrogrado.
Urano: il pianeta è inosservabile, trovandosi in congiunzione con il Sole il 23 aprile. Dovremo attendere alcune settimane per osservarlo al mattino presto. Urano si trova nella costellazione dell’Ariete.
Nettuno: dopo la congiunzione con il Sole del mese scorso, il pianeta compare al mattino presto ad Est, poco prima del sorgere del Sole. L’osservazione di Nettuno è ancora difficoltosa, data la modesta altezza sull’orizzonte orientale, e la sua bassa luminosità, che richiede in ogni caso l’uso del telescopio. Nettuno si trova ancora nella costellazione dell’Acquario, dove è destinato a rimanere per un lungo periodo, fino all’anno 2022.
Plutone: Le condizioni di osservabilità di Plutone sono simili a quello di Saturno. Lo si può seguire nel corso della seconda metà della notte, dal suo sorgere fino alla culminazione a Sud, che avviene poco prima del sorgere del Sole. Plutone si trova ancora nella costellazione del Sagittario, costellazione che lo ospiterà per molti anni ancora, fino al 2023. A causa della sua luminosità estremamente bassa è indispensabile utilizzare un telescopio di adeguata potenza per riuscire ad individuarlo.
Buone Osservazioni e Cieli Sereni a Tutti!
Giuseppe Petricca