Un bolide sulla Romania
Questo articolo nasce dalla segnalazione dell’utente Gianluca Nisi sul canale Twitter del blog @AstroPratica, che ringrazio per averlo portato alla mia attenzione.
Ma cosa è accaduto di preciso? Cos’è questo bolide?
Innanzitutto affermiamo che la parola ‘bolide‘ (dal greco βολις, bolis, proiettile) non è scientificamente corretta, ma è molto diffusa, e si utilizza per indicare meteore molto luminose (che superano quella del pianeta Venere) e che inoltre si frammentano in varie parti durante il loro rientro. Proprio il nostro caso quindi.
Se una meteora non si dovesse frammentare, ma la sua luce fosse comunque superiore a quella di Venere, allora si parlerebbe di ‘fireball‘, letteralmente, ‘palla di fuoco’.
Non abbiamo stime sulla sua massa prima dell’ingresso atmosferico, né della sua velocità, tuttavia ha praticamente illuminato a giorno per un brevissimo periodo di tempo, tutto l’ambiente dal quale poteva essere avvistata. Possiamo però indicare, che dato il colore verdastro, la meteora aveva un buon contenuto di magnesio, che appunto genera queste tonalità tra il verde e il blu.
Concludo con un terzo interessante video, e dicendo che questi eventi accadono sempre, anche se può sembrare dalle testimonianze che ci sia un crescendo sempre più intenso. Certamente ci sono periodi dove l’attività è più elevata, come durante gli sciami meteorici (questo bolide infatti è molto probabilmente associato allo sciame delle Quadrantidi, di cui si è parlato in questo altro articolo), ma tutto il discorso si incentra sul fatto che grazie ad internet, possiamo venire a conoscenza di eventi che in altro modo non avremmo mai pensato di conoscere. E questo genera una falsa percezione di ‘aumento’, ma in realtà siamo semplicemente noi che riusciamo a prendere nota di un maggior numero di questi eventi.
G. Petricca