I Pianeti del Mese – Giugno 2023
In questa rubrica ci occuperemo della visibilità dei pianeti del nostro Sistema Solare durante il mese in corso. Il commento per ognuno di loro è fornito dall’Unione Astrofili Italiani/Commissione Divulgazione, con le immagini a cura di Dominic Ford – in-the-sky.org
Mercurio: nel corso della prima parte del mese di giugno si potrà tentare l’osservazione del pianeta al mattino presto, poco prima del sorgere del Sole. L’osservazione non è facile: Mercurio si trova basso sull’orizzonte orientale, dove il cielo è già rischiarato dalla luce dell’alba. Il giorno più favorevole per provare ad individuare il pianeta è il 7 giugno, quando sorge un’ra e 2 minuti prima del Sole. Nei giorni seguenti l’intervallo di tempo tra il sorgere del Sole e di Mercurio si riduce drasticamente, fino praticamente ad annullarsi nell’imminenza della congiunzione. Mercurio rimane quindi inosservabile per alcune settimane.
Venere: dopo che le condizioni di osservabilità del pianeta più luminoso hanno raggiunto l’apice il mese scorso, la fine della primavera e l’inizio dell’estate vedranno una rapida riduzione dell’intervallo di tempo a disposizione per osservarlo. L’orario del tramonto di Venere anticipa sempre più e lo vedremo scendere sull’orizzonte occidentale nelle prime ore della notte. A inizio mese Venere tramonta circa 3 ore e mezza dopo il Sole, mentre a fine mese questo tempo si riduce di oltre un’ora. Venere inizia il mese nella costellazione dei Gemelli, dal giorno 3 al 26 attraversa per intero il Cancro, per poi entrare, dal 27 giugno, nella costellazione del Leone, dove lo possiamo osservare vicino a Marte.
Marte: il pianeta rosso rimane ancora il secondo pianeta, visibile ad occhio nudo, osservabile in orario serale. Le condizioni di osservabilità sono molto simili a quelle di Venere. Potremo ammirare una sorta di inseguimento tra i due pianeti, con Marte che si sposta dalla costellazione del Cancro a quella del Leone, seguito a breve distanza dal pianeta più luminoso. Marte fa il suo ingresso nel Leone il 20 giugno.
Giove: il pianeta gigante è osservabile nella parte finale della notte. L’intervallo di osservabilità continua a crescere e con il passare dei giorni avremo sempre più tempo per individuarlo ad Est sull’orizzonte orientale, prima dell’alba. Il pianeta di trova nella costellazione dell’Ariete, dove rimane per tutto il resto dell’anno in corso.
Saturno: il pianeta è facilmente osservabile per quasi tutta la seconda parte della notte. Saturno anticipa sempre più il suo sorgere, così che alla fine del mese lo vedremo comparire sull’orizzonte orientale poco dopo la mezzanotte. Nelle ore successive Saturno sarà visibile a Sud-Est, via via sempre più alto in cielo, fino a scomparire alla nostra vista quando culmina a Sud per il chiarore del cielo illuminato dalla luce dell’alba. Saturno si trova nella parte centrale della costellazione dell’Acquario, dove rimane per tutto l’anno. Il pianeta è stazionario il 18 giugno, quando inverte il moto, che diventa retrogrado.
Urano: dopo la congiunzione con il Sole del mese scorso, il pianeta ritorna nel cielo del mattino, molto basso sull’orizzonte orientale. Nel corso del mese il pianeta anticipa l’orario del suo sorgere: avremo più tempo per tentare di individuarlo in cielo, leggermente più basso rispetto a Giove. Come quest’ultimo, anche Urano si trova nella costellazione dell’Ariete. La luminosità di Urano è al limite della visibilità ad occhio nudo e per poterlo individuare è consigliabile l’uso di un telescopio.
Nettuno: anche Nettuno fa parte del gruppo di pianeti osservabili nelle ultime ore della notte. La sua posizione è tra Giove e Saturno, più vicino a quest’ultimo. E’ quindi possibile individuarlo a Sud-Est prima del sorgere del Sole. Poiché la luminosità del pianeta è inferiore al limite accessibile alle osservazioni ad occhio nudo, per individuarlo è necessario l’ausilio del telescopio. Nettuno si trova nella costellazione dei Pesci.
Plutone: Plutone è osservabile per buona parte della notte. Inizialmente basso a Sud-Est, lo si potrà osservare al culmine in direzione sud nelle ore che precedono l’alba. Plutone ha una luminosità estremamente bassa, quindi è sempre indispensabile ricorrere ad un telescopio di adeguata potenza per riuscire ad individuarlo. Plutone si trova nella costellazione del Capricorno, dove è destinato a rimanere per molti anni, fino al 2039.
Buone Osservazioni e Cieli Sereni a Tutti!
Giuseppe Petricca