Una guida per la Cometa C/2020 F8 SWAN
Una nuova cometa é visibile nei nostri cieli notturni, la C/2020 F8 SWAN, scoperta dall’astronomo australiano Michael Mattiazzo, analizzando le immagini della sonda automatica Solar Heliospheric Observatory (SOHO – che ci regala ogni giorno stupende foto della corona solare, visibili nella home del portale) lo scorso 25 Marzo. Al momento del primo avvistamento l’astro era distante poco meno di 90 milioni di km dalla Terra (circa 0.6 Unitá Astronomiche, essendo 1 UA = 150 milioni di km la distanza tra il nostro pianeta ed il Sole).
Anche i profili social di Astronomia Pratica se ne occuperanno, dato che a partire da oggi e fino alla metá di Marzo sará pubblicato un messaggio al giorno mostrante la posizione della cometa sullo sfondo delle costellazioni del cielo del mattino. Attualmente la cometa si presenta di magnitudine 5, appena dentro la soglia di visibilitá ad occhio nudo sotto cieli bui (mag. 6).
L’immagine in apertura é stata realizzata da Gerald Rhemann, esperto nel settore cometario, tramite telescopi remoti in Namibia, nel sud dell’Africa. La cometa mostra giá una stupenda e lunga coda (circa 10 gradi sotto cieli bui, la dimensione del vostro pugno messo a braccio teso contro il cielo) oltre al consueto coma di colore verde che circonda il suo nucleo. Osservandola, la prima domanda a cui si vuole rispondere, dopo aver mostrato (con la mappa seguente) il percorso dell’astro fino ai primi giorni di Giugno, é la seguente: cosa posso vedere con i miei occhi?
La carta stellare sopra allegata, e le due piú dettagliate sotto, ci mostrano lo spostamento della SWAN dal 27 Aprile fino al 5 Giugno, quando sará appena entrata nella costellazione dell’Auriga, andando ormai diminuendo di luminositá e avvicinandosi (in prospettiva) troppo al Sole per essere osservata con sicurezza e con successo.
E’ facilmente osservabile il fatto che, sfortunatamente, la cometa rimarra sempre bassa all’orizzonte orientale, rimanendo sui 10/15 gradi di elevazione quando il cielo sará ancora relativamente scuro (con poca luce del crepuscolo). Inoltre, verso la fine di Maggio, la posizione rimarrá abbastanza simile rispetto a quella del giorno precedente. Quindi, bisogna decisamente approfittare del mese corrente per la sua osservazione, sperando nel meteo favorevole.
Ma, tornando alla domanda iniziale, cosa é possibile osservare?
Finora dall’Italia i report migliori sono arrivati da chi si é recato in luoghi bui, lontani dall’inquinamento luminoso delle cittá e aveva un orizzonte a NE sgombro da ostacoli. La cometa potrebbe risultare difficile da osservare ad occhio nudo, dato che, come scritto, sara immersa nelle luci dell’alba durante questo periodo, ma é giá perfettamente osservabile tramite binocoli o telescopi. Andando a ricercare il piccolo batuffolo nel cielo notturno raccomando ancora, per chi puó, di allontanarsi il piú possibile dalle cittá, dato che, dai centri, sará ancor piú arduo osservarla, e anche fotografarla potrebbe risultare difficile.
Con strumenti ottici la vista sará paragonabile a quella di una piccola ‘nuvola’ nel cielo, difficile da mettere propriamente a fuoco, con una luminositá piú condensata nel centro, che man mano si dipana verso i bordi esterni, dandole un’aspetto quasi spettrale. Chi avrá la fortuna di potersi recare in un luogo elevato, riuscirá ad apprezzare queste caratteristiche con l’astro molto basso sull’orizzonte, dato che con l’avanzare dei minuti, la luce solare ‘eroderá’ i dettagli fini dalla vista.
L’astro sta transitando ora nella costellazione dei Pesci, per poi passare tra Ariete e Triangolo, attraversando quindi il Perseo, e terminando la sua fase di visibilitá nell’Auriga, vicino alla sua stella principale Capella.
Le date importanti che dobbiamo ricordare non sono molte, e sono riassunte nell’elenco sottostante: si inizia dal 20 e 21 Maggio, con la SWAN nel Perseo, vicina alla stella variable Algol.
Algol é una stella famosa nell’ambito delle osservazioni astronomiche, distante solo 93 anni luce dal Sistema Solare. Si tratta di una stella binaria ad eclisse, il che vuol dire, tradotto in termini piú comprensibili, che si tratta di due stelle che orbitano intorno ad un punto comune nello spazio e anche che, durante questa rotazione orbitale, una stella transita precisamente davanti all’altra, causando un calo di luminositá apprezzabile anche ad occhio nudo.
Il nome Algol deriva dall’arabo رأس الغول ra’s al-ghūl (forse chi ha visto la piú recente trilogia di Batman riconoscerá questo nome) che significa testa del ghul, con ghul indicante un’entità soprannaturale o uno spirito, le cui origini sono precedenti all’avvento dell’islam. Da qui, si é passati alla nomenclatura Inglese ghoul (significante demone) e al corrente Demon Star o, in Italiano, Stella del Diavolo.
Questo proprio perché, puntualmente ogni 2.87 giorni, la stella si affievoliva, perdendo poco piú di una magnitudine (passando da 2.1 – il valore normale, a 3.4 – in piena eclisse). Un fenomeno che nei tempi antichi non poteva essere spiegato con le conoscenze scientifiche che possediamo oggi, e quindi veniva associato ad una qualche presenza demoniaca o soprannaturale.
Dopo questa digressione, di nuovo sulla cometa, passando all’incontro con la stella principale della costellazione dell’Auriga, Capella, una delle piú luminose del cielo invernale, il 2 Giugno. Come é possibile osservare dalla tonalitá giallastra dell’immagine, la cometa sará ormai molto bassa sull’orizzonte, e immersa nelle prime luci dell’alba, quindi le osservazioni tramite binocolo saranno quelle che avranno piú successo.
Ricordate SEMPRE di controllare gli orari locali di alba e tramonto, e di NON osservare MAI oggetti celesti cosí vicini al Sole con strumenti ottici. Anche pochi secondi di luce solare diretta possono causare danni permanenti alla vostra vista, quindi meglio non rischiare, ed interrompere le osservazioni con buon anticipo (godendosi l’alba in tutta tranquillitá, aggiungerei).
Alla domanda Ma quanto sará luminosa? purtroppo é sempre difficile dare una risposta corretta. Un detto che si sente dire spesso tra gli osservatori cometari afferma che Le comete hanno le code come i gatti e come loro fanno quello che vogliono.
La luminositá di questi astri é strettamente legata a quanto materiale viene emesso dal nucleo man mano che questo si avvicina (o allontana) dal Sole. L’attivitá di sublimazione (il passaggio di un materiale dallo stato solido direttamente a quello gassoso) non é prevedibile con certezza totale, e si possono fare solamente stime basate sul comportamento di comete simili.
Riepilogando, la cometa sará visibile tutte le mattine a partire giá da qualche giorno fa, e fino ai primi giorni di Giugno, attraversando il cielo dalla costellazione dei Pesci fino all’Auriga. Sará (a meno di sorprese) difficilmente visibile ad occhio nudo, ma osservabile con binocoli, telescopi, e tramite foto a lunga posa da cieli con orizzonti sgombri da ostacoli, lontano dalle cittá. Il picco di luminositá si dovrebbe raggiungere in alcuni giorni centrati intorno alla fine del mese, dalle stime attuali.
Una curiositá, per concludere, il periodo orbitale di questa cometa é… infinito! Cosa vuol dire questo?
E’ la prima volta che questa cometa si addentra nel Sistema Solare interno, e le misurazioni della sua orbita sembrano confermare il fatto che dopo questo passaggio l’astro non tornerá mai piú a farci visita! Il passaggio la inserirá su una traiettoria definita iperbolica, e la SWAN andrá ad addentrarsi nello spazio interstellare. Meglio approfittare di questa occasione!
Come sempre, se riuscirete ad osservare l’astro scrivete le vostre testimonianze e impressioni sia qui sul blog, nei commenti, sia nei canali Social di Astronomia Pratica. E se riuscirete a scattare delle foto, inviatele pure tramite gli stessi canali!
Buone Osservazioni e Cieli Sereni a Tutti!
Giuseppe Petricca