I Pianeti del Mese – Agosto 2019
In questa rubrica ci occuperemo della visibilità dei pianeti del nostro Sistema Solare durante il mese in corso. Il commento per ognuno di loro è fornito dall’Unione Astrofili Italiani/Commissione Divulgazione, con le immagini a cura di Dominic Ford – in-the-sky.org
Mercurio: la parte centrale del mese di agosto sarà caratterizzato da un periodo di buona osservabilità mattutina del pianeta. Alla massima elongazione (distanza angolare) del 9 agosto Mercurio si trova ad oltre 19° dal Sole. Il giorno migliore cercare il pianeta, al mattino presto, sull’orizzonte orientale, tra le luci dell’alba, è il 12 agosto, quando Mercurio sorge un’ora e 33 minuti prima del Sole. A fine mese il pianeta si riavvicina al Sole e torna inosservabile.
Venere: il lunghissimo periodo di osservabilità al mattino, prima del sorgere del Sole, iniziata a novembre del 2018, è terminato. Venere si trova in congiunzione con il Sole il 14 agosto. Finalmente il pianeta più luminoso tornerà ad essere visibile in orario serale, ma dovremo attendere alcune settimane. A fine mese sarà ancora vicino al Sole ed estremamente basso sull’orizzonte occidentale. Sarà quasi impossibile riuscire a scorgerlo nella luce del tramonto.
Marte: nelle prossime settimane si realizzerà un avvicendamento tra due pianeti. Mentre Venere lascia il cielo del mattino e si accinge a tornare visibile alla sera, Marte si avvia ad un percorso opposto. Termina il proprio periodo di osservabilità serale, avvicinandosi sempre più al Sole, nell’imminenza della congiunzione con esso nei primi giorni di settembre. E’ ormai praticamente inosservabile, molto basso sull’orizzonte occidentale, indistinguibile nella luce del crepuscolo serale.
Giove: poco dopo il tramonto del Sole lo possiamo ammirare al culmine a Sud, astro più luminoso del cielo di questa estate (esclusa la Luna, ovviamente). Le condizioni di osservabilità sono ancora ottime nel corso delle prime ore di oscurità. Intorno alla mezzanotte è già basso sull’orizzonte occidentale. L’11 agosto il pianeta inverte la marcia e torna a spostarsi lentamente con moto diretto nella costellazione dell’Ofiuco.
Saturno: dopo l’opposizione dello scorso mese di luglio è ancora visibile in condizioni ottimali per gran parte della notte. Lo si può individuare facilmente ad Ovest di Giove. Culmina a Sud nel corso delle prime ore di oscurità; nelle ore centrali della notte lo possiamo osservare a Sud-Ovest. Saturno prosegue il proprio lento moto retrogrado all’interno della costellazione del Sagittario.
Urano: il pianeta continua ad anticipare l’orario del proprio sorgere. Già intorno alla mezzanotte Urano fa la sua apparizione sull’orizzonte orientale. Lo si può pertanto osservare per tutta la seconda parte della notte. A partire dal 12 agosto il moto del pianeta si inverte e diventa retrogrado. Urano si trova ancora nella costellazione dell’Ariete. La luminosità di Urano è al limite della visibilità ad occhio nudo e per poterlo osservare agevolmente è necessario utilizzare il telescopio.
Nettuno: il pianeta è osservabile per quasi l’intera durata della notte. L’orario in cui sorge Nettuno continua ad anticipare, nell’imminenza dell’opposizione al Sole, che si verifica nel mese di settembre. Il pianeta è ormai prossimo a raggiungere le migliori condizioni di osservabilità per quest’anno. Lo possiamo quindi cercare a Sud-Est dopo il tramonto, a Sud poco dopo la mezzanotte, a Sud-Ovest nelle ore finali della notte. La luminosità di Nettuno è inferiore ai limiti accessibili all’osservazione ad occhio nudo ed è quindi richiesto l’ausilio del telescopio per poterlo individuare. Il pianeta si trova ancora nella costellazione dell’Acquario, dove è destinato a rimanere per un periodo estremamente lungo, fino all’anno 2022.
Plutone: Dopo l’opposizione che ha avuto luogo lo scorso mese di luglio, Plutone rimane ancora osservabile per quasi tutta la notte. Si trova poca ad Ovest di Saturno, per cui i due pianeti hanno condizioni di osservabilità praticamente identiche. Per osservare Plutone, data la sua luminosità estremamente bassa è sempre indispensabile un telescopio di adeguata potenza. Plutone è destinato a rimanere nella costellazione del Sagittario ancora per alcuni anni, fino al 2023.
Buone Osservazioni e Cieli Sereni a Tutti!
Giuseppe Petricca