I Pianeti del Mese – Maggio 2019
In questa rubrica ci occuperemo della visibilità dei pianeti del nostro Sistema Solare durante il mese in corso. Il commento per ognuno di loro è fornito dall’Unione Astrofili Italiani/Commissione Divulgazione, con le immagini a cura di Dominic Ford – in-the-sky.org
Mercurio: ll’inizio del mese Mercurio sorge al mattino circa mezz’ora prima del Sole. Il pianeta si abbassa sempre più sull’orizzonte, rimanendo quindi praticamente inosservabile, fino a raggiungere al congiunzione con il Sole il 21 maggio. In pochi giorni Mercurio ricompare alla sera e sale velocemente sull’orizzonte occidentale, dove a fine mese possiamo già tentarne l’osservazione, dato che tramonta oltre un’ora dopo il Sole.
Venere: per tutto il mese le condizioni di osservabilità di Venere rimangono del tutto identiche a quelle che si sono verificate dalla fine del mese precedente. Il pianeta sorge un’ora prima del Sole. E’ quindi possibile osservare il pianeta per breve tempo, basso sull’orizzonte orientale, in un cielo già illuminato dalle luci dell’alba. Venere completa l’attraversamento della costellazione dei Pesci e dal giorno 17 inizia a percorre un tratto dell’Ariete.
Marte: le variazioni della osservabilità del pianeta rosso sono ancora lente e modeste. In pratica si registra semplicemente un lieve anticipo nell’orario del tramonto di Marte, intorno alle 23,30 all’inizio di maggio, alle 23 circa alla fine. E’ quindi possibile osservare il pianeta solo all’inizio della notte, quando è già basso sull’orizzonte occidentale. Marte conclude la sua permanenza nel Toro e dal giorno 16 inizia ad attraversare la costellazione dei Gemelli.
Giove: la lunga assenza di pianeti luminosi nel cielo serale sta per terminare. Per diversi mesi è stato possibile osservare solo Marte, con la luminosità in diminuzione e sempre basso sull’orizzonte. Ma l’opposizione di Giove è ormai imminente e negli ultimi giorni del mese sarà possibile individuare il pianeta gigante al suo sorgere già intorno alle ore 22, sull’orizzonte a Sud-Est. Giove culminerà a Sud nel corso della seconda parte della notte e sarà osservabile fino all’alba. Per tutto il mese Giove rimane ancora nella costellazione dell’Ofiuco.
Saturno: anche Saturno incrementa il proprio intervallo di osservabilità e a breve si aggiungerà ai pianeti osservabili in orario serale. Saturno sorge circa due ore dopo Giove. Negli ultimi giorni di maggio lo si vedrà pertanto comparire a Sud-Est intorno alla mezzanotte, e sarà possibile osservarlo per tutta la seconda parte della notte, fino al suo culminare a Sud poco prima dell’alba. Saturno prosegue la sua prolungata permanenza nella costellazione del Sagittario.
Urano: dopo la congiunzione con il Sole avvenuta verso la fine del mese precedente, il pianeta è ancora ad una ridotta distanza angolare dalla nostra stella. Urano è quindi ancora praticamente inosservabile. Alla fine di maggio lo si trova molto basso sull’orizzonte orientale, poco prima del sorgere del Sole, difficile da individuare per la presenza delle prime luci dell’alba, e per la modesta altezza in cielo. Urano è comunque, come sempre, al limite della visibilità ad occhio nudo e per poterlo osservare è necessario l’ausilio del telescopio. Urano si trova nella costellazione dell’Ariete.
Nettuno: è possibile individuarlo a Est-Sud-Est nel corso delle ultime ore della notte. Nella seconda parte del mese al momento del sorgere del Sole si trova a Sud-Est, ad una altezza sufficiente per renderne possibile l’osservazione, ma, come di consueto, solo con l’aiuto del telescopio, essendo impossibile individuarlo ad occhio nudo. Nettuno si trova ancora nella costellazione dell’Acquario, dove è destinato a rimanere per un lungo periodo, che terminerà solo nell’anno 2022.
Plutone: Anche Plutone anticipa sempre più la comparsa sulla volta celeste. Negli ultimi giorni del mese sorge poco prima della mezzanotte, poco dopo Saturno. E’ quindi osservabile per la seconda parte della notte, inizialmente basso sull’orizzonte a Sud-Est, poi al culmine nel cielo meridionale poco prima del sorgere del Sole. Data la luminosità estremamente bassa di Plutone, per individuarlo è richiesto l’uso di un telescopio di adeguata potenza. Plutone si trova ancora nella costellazione del Sagittario, dove lo osserveremo fino all’anno 2023.
Buone Osservazioni e Cieli Sereni a Tutti!
Giuseppe Petricca